GIACOMO BALLA(1871-1958). Italian painter and
sculptor, active mainly in Rome , one of the leading Futurist artists. From a
visit to Paris in 1900-01 Balla brought back to Italy a feeling for Divisionism
and for colour and light that he passed on to Boccioni and Severini. His early
works included landscapes and portraits, but after the turn of the century he
became increasingly interested in portraying aspects of modern industrialized
life. In 1910 he joined the futurists and soon became preoccupied with their
characteristic aim of portraying movement.
Unlike the other Futurists, however, Balla was not interested in
machines and violence and his paintings tend towards the lyrical and the witty,
as in the delightful “Dynamism of a dog on a leash”(1912, Albright-knox AG, Buffalo ), in which the
multiple impressions of the dog’s legs and tail convey movement in a manner
that later became a cartoon convention.
In 1913-16 he went beyond the principles of the Futurist manifestos,
painting pictures that approach pure abstraction, showing only the most
residual resemblance to the observations in reality that inspired them(Abstract
Speed-The Car has passed, 1913, Tate, London). Following the first world war,
Balla stayed true to the ideals of Futurism after his colleagues had abandoned
them, but in the 1930s he turned to a more conventional style.
By the end of his long life he was much admired as the last survivor of
a brilliant phase of modern Italian art.
GIACOMO BALLA
1871-1958, Scultore e artista
italiano, attivo soprattutto a Roma, uno dei massimi artisti futuristi. Dalla
visita a Parigi nel 1900-01 Balla porta in Italia un sentimento per il Divisionismo
e per il colore e la luce che passò a Boccioni e Severini. I suoi primi lavori
includono paesaggi e ritratti, ma dopo l’inizio del secolo diventò sempre più
interessato alla descrizione degli aspetti della vita moderna industrializzata.
Nel 1910 si unì ai futuristi e presto assorbì il loro scopo caratteristico di
ritratti in movimento.
Diversamente dagli altri
futuristi, peraltro, Balla non è stato interessato alle macchine e alla
violenza e i suoi dipinti tendono a essere lirici e arguti, come nel piacevole “Dinamismo
di un cane al guinzaglio”(1912, Buffalo(Galleria Albright-know) in cui le
multiple impressioni delle zampe del cane e della coda trasmettono movimento in
una maniera che successivamente diventa un fumetto convenzionale.
Nel 1913-16 è andato oltre i
principi del manifesto futurista, dipingeva quadri che approcciavano un puro
concetto astratto, mostrando solo la più residua rassomiglianza alle
osservazioni alla realtà che lo ispirò(1913, Velocità Astratta-L’auto è
passata, Londra, Tate). Subito dopo la 1°Guerra Mondiale, Balla rimase coerente
agli ideali del Futurismo anche se dopo
i suoi colleghi lo abbandonarono, ma negli anni 30 utilizzò uno stile più
convenzionale.